Lieve riflessione sull'italica industria cinematografica: Il Mistero Buffo - Aggiornato!

Il Cinema (e si, ci vuole la "C" maiuscola in certi casi!): da sempre industria del sogno (o come diceva Rossellini, "un'arte che si innesta su un'industria") appassiona il pubblico e fa piangere gli addetti ai lavori!

Infatti con caducita ormai semestrale quest'ultimi partono con il pianto greco ed in coro pronunciano le fatidiche parole "il cinema è in crisi!" (e qui ci metto la "c" minuscola, parliamo d'altro...non di arte).

30 anni di assistenzialismo di stato alla produzione di pellicole di ogni genere, ma con i soliti cognomi noti, hanno atrofizzato le braccine degli imprenditori assetati di notorietà, di feste e starlette. Su tutti "Mutande Pazze" di D'Agostino. O "Private": come se il figlio di un noto personaggio televisivo-teatrale-cinematografico-musicale che abbia un'opera di tale levatura da essere candidata all' "o"scar non sappia chi contattare per avere due soldi per realizzarla! MA!

Non starò qui a fare una filippica moralista, ed anche un pò retorica, sulla decadenza dei costumi nel mondo del "c"inema, ne tantomeno a puntare il dito su questo o quello...lascerò l'analisi ai freddi dati (potete andarli a vedere sull'annuale rapporto ANICA o se avrete pazienza sull'ancor più dettagliato rapporto Cinecittà Holding (e questo nome può essere scritto solo con la "C").

I film ialiani prodotti sono 90 (68 nel 2005)

Gli investimenti totali sono amentati del 35% in un anno, con un aumento di capitali privati del 20% (questi folli imprenditori c'hanno messo 214 milioni di euro di tasca loro, ma che benefattori!)

I finanziamenti statali, tra ex art.8, OPS, sviluppo sceneggiature e ICN sono 47milioni di euro (ma il cinema non sarebbe morto senza i soldi dello stato si diceva!)

In Finanziaria 2008 si sta estendendo l'obbligo di programmazione e di investimento in cinema europeo anche a SKY. E' inserito inoltre il credito d'imposta per le produzioni cinematografiche nazionali (per tutte le imprese del settore ed a quelle esterne che investono!)

Un film medio in Italia costa 2,04 milioni di euro, in Francia tra i 7 e gli 8...e Mel Gibson quando era a Cinecittà per "The Passion" con 2 milioni ha pagato il catering della produzione! (ah...e sta ancora aspettando che gli rimbosiamo l'IVA, chissà perchè non tornano più st'americani a Roma)

Il Theatrical (la sala) ha fatturato 546 Milioni di euro, con una quota mercato italiana di 135 milioni (passando dal 19% del mercato nel 2001 al 24% nel 2006). Per il 2007 si evede un box office record!

Il mercato dell'home video ha fatturato quasi 1 MILIARDO di euro

I pasaggi televisivi non ci è noto, ma sono passati fra vecchi e nuovi 1300 film italiani nelle tv generaliste....e chissà quanti su SKY!

C'è poi tutto l'indotto dell'audiovisivo (industrie tecniche, settore produzione pubblicità, editoria, ecc)

Per essere un malato grave, "alla canna del gas" come mi ha detto il direttore generale di Cinecittà Studios, mi sembra che la sua degenza sia in un splendida clinica dorata.

Solo che questo malato a forza di piagnucolare ha tutte le sue persone care al capezzale, tutti ad assisterlo e fior fior di specialisti a coccolarlo. Poi però l'altra sera lo visto sgattaiolare giù dalla finesta della clinica e farsi portare al "Jackie'o" dall'autista di un'auto tutta blu, dove lo aspettavano due ragazzete in minigonna e un signore elegante e tutto sudato con la borsa in una mano ed un contratto nell'altra...BUON DIVERTIMENTO!

Ste...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Ste.. bel lavoro, complimenti.
Hope you the best!
Maddy